Il rapporto tra banche e imprese in Italia ha radici profonde che affondano nel sistema delineato dalla Legge bancaria del 1936. Tale normativa, pensata per prevenire crisi sistemiche, imponeva una netta separazione tra banche commerciali e istituti specializzati, affidando a questi ultimi – gli Istituti di Credito Speciale – la concessione di finanziamenti a medio-lungo termine con valutazioni di tipo prospettico.
Negli anni successivi, e in particolare nel secondo dopoguerra, l’assetto è cambiato: le banche commerciali hanno progressivamente assunto un ruolo dominante nella concessione del credito, ma lo hanno fatto con una logica prevalentemente difensiva. Il credito è stato erogato soprattutto a breve termine, garantito da beni reali o da fidejussioni, con scarsa attenzione alla sostenibilità dei progetti imprenditoriali. Questo approccio si basava su due presupposti errati: che il capitale circolante si rigenerasse ogni anno senza problemi, e che le garanzie bastassero a coprire il rischio, anche in assenza di un’analisi approfondita.
Oggi questo modello è superato. Con l’introduzione del protocollo EBA-LOM (Loan Origination and Monitoring), l’Autorità Bancaria Europea ha ridefinito in modo radicale le regole di concessione e monitoraggio del credito. Le banche sono ora chiamate a valutare le imprese in modo integrato, guardando non solo al passato, ma soprattutto al futuro. La sostenibilità economico-finanziaria del progetto imprenditoriale, la coerenza del business plan, la capacità di generare valore e flussi di cassa diventano elementi chiave per l’accesso al credito.
Questo nuovo approccio valorizza la trasparenza informativa e rafforza il dialogo tra banca e impresa. Il ruolo del professionista – in particolare del commercialista – diventa cruciale nel supportare l’impresa nella predisposizione di piani credibili, nella gestione dei dati finanziari e nella comunicazione con il sistema bancario.
L’obiettivo è chiaro: favorire un sistema di finanziamento fondato su logiche di sviluppo sostenibile, competitività e continuità aziendale. Superando la visione tradizionale del credito come “concessione garantita”, si apre una nuova stagione in cui l’impresa diventa protagonista attiva di una relazione consapevole e strutturata con gli istituti di credito.
Il protocollo EBA-LOM rappresenta, quindi, una grande opportunità per imprese e professionisti: quella di costruire un modello di crescita condivisa, solida e trasparente, in linea con gli standard europei e con le nuove sfide del mercato.